Il Museo Pavese di Storia Naturale fu fondato nel 1771 da Lazzaro Spallanzani, abate e naturalista che per trent'anni (1769-1799) profuse il suo talento di docente e ricercatore presso l'Università di Pavia.
Le prime raccolte, trovarono una provvisoria sistemazione presso il Collegio Ghislieri (1771), ma per il veloce accrescersi delle collezioni acquisite o raccolte dallo stesso Spallanzani durante i suoi viaggi, il Museo, che contava già una sezione di Zoologia e una di Mineralogia, fu trasferito in alcune sale del Palazzo dell'Università dove i reperti vennero ordinati secondo la classificazione linneana.
Nel XIX secolo il numero sempre crescente di reperti consentì la separazione delle collezioni che diedero così origine a tre Musei autonomi: Anatomia-Comparata, Geologia e Paleontologia e Zoologia.
Sotto la Direzione di Pietro Pavesi, il Museo di Zoologia raggiunse il massimo splendore raccogliendo oltre 50.000 esemplari. Di questo periodo la famosa collezione di aracnidi del Pavesi stesso.
Con il trasferimento degli Istituti di Anatomia Comparata (1903) e di Zoologia (1935) anche i Musei annessi trovarono una nuova collocazione a Palazzo Botta.
Tra il 1956 e il 1961, le raccolte dei tre Musei furono trasportate presso il Castello Visconteo: purtroppo le collezioni rimasero abbandonate a se stesse per oltre trent'anni, fino alla costituzione del Centro Interdipartimentale di Servizi "Musei Universitari" (1989) che, con la collaborazione del Comune e della Provincia di Pavia, ha avviato dal 1995 il restauro delle collezioni: il recupero e la tutela delle collezioni museali mira alla conservazione di un inestimabile patrimonio storico-scienti-fico e al consolidamento della collaborazione tra Università e Enti pubblici nell'intento di consentire la fruibilità permanente dei reperti mediante l'allestimento di un Museo di Storia Naturale.
Le prime raccolte, trovarono una provvisoria sistemazione presso il Collegio Ghislieri (1771), ma per il veloce accrescersi delle collezioni acquisite o raccolte dallo stesso Spallanzani durante i suoi viaggi, il Museo, che contava già una sezione di Zoologia e una di Mineralogia, fu trasferito in alcune sale del Palazzo dell'Università dove i reperti vennero ordinati secondo la classificazione linneana.
Nel XIX secolo il numero sempre crescente di reperti consentì la separazione delle collezioni che diedero così origine a tre Musei autonomi: Anatomia-Comparata, Geologia e Paleontologia e Zoologia.
Sotto la Direzione di Pietro Pavesi, il Museo di Zoologia raggiunse il massimo splendore raccogliendo oltre 50.000 esemplari. Di questo periodo la famosa collezione di aracnidi del Pavesi stesso.
Con il trasferimento degli Istituti di Anatomia Comparata (1903) e di Zoologia (1935) anche i Musei annessi trovarono una nuova collocazione a Palazzo Botta.
Tra il 1956 e il 1961, le raccolte dei tre Musei furono trasportate presso il Castello Visconteo: purtroppo le collezioni rimasero abbandonate a se stesse per oltre trent'anni, fino alla costituzione del Centro Interdipartimentale di Servizi "Musei Universitari" (1989) che, con la collaborazione del Comune e della Provincia di Pavia, ha avviato dal 1995 il restauro delle collezioni: il recupero e la tutela delle collezioni museali mira alla conservazione di un inestimabile patrimonio storico-scienti-fico e al consolidamento della collaborazione tra Università e Enti pubblici nell'intento di consentire la fruibilità permanente dei reperti mediante l'allestimento di un Museo di Storia Naturale.
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